Alleato prezioso della nostra pelle e della nostra bellezza è “il prendersi cura di sé” tramite lo stile di vita, un’alimentazione equilibrata e una buona ereditarietà. Chi si rivolge al medico estetico desidera conoscere i segreti di una pelle sana, prevenire l’invecchiamento cutaneo, correggere un inestetismo mal sopportato. Una pelle in equilibrio è il presupposto fondamentale affinché ogni correzione apportata al proprio viso e al proprio corpo risulti ottimale e duratura nel tempo.

Quello di rispettare l’armonia e le proporzioni del proprio viso e del proprio corpo. Qualsiasi correzione si desideri apportare dovrebbe essere così perfetta da prevedere un certo grado di imperfezione, che è uno degli elementi distintivi di ogni persona e ne costituisce l’unicità. Ogni cambiamento risulterà così naturale nel rispetto dell’immagine che ciascuno ha di se stesso.

Un dialogo approfondito tra medico e paziente. La paziente deve essere informata sulle metodiche e sui materiali utilizzati, sui possibili effetti collaterali, sulle controindicazioni e sulla durata del trattamento, sui comportamenti da tenere nel pre e nel post trattamento. La scelta del materiale più appropriato spetta al medico in base alla sua competenza ed esperienza, tenendo conto dell’importanza di un dispositivo medico testato e certificato tra tanti dispositivi in commercio, utilizzando il prodotto al meglio delle sue potenzialità.

I trattamenti di Medicina Estetica, per ottenere un risultato unico e soddisfacente, devono avere due requisiti importanti:

• la tecnica che il medico utilizza in base alla sua preparazione professionale, necessaria per eseguire correttamente un trattamento.
• un attento e accurato “studio” davanti allo specchio, che permette di osservare eventuali asimmetrie, comprendere le richieste e le aspettative del paziente e i limiti oltre il quale il medico non può e non deve andare.

La psicosomatica considera l’uomo un’unione di mente e corpo, in cui le funzioni mentali e fisiche si manifestano contemporaneamente, esprimendo lo stesso senso. La psicosomatica considera la malattia come espressione di una determinata “dimensione d’organo”: attraverso il linguaggio legato alla “simbologia” dell’organo stesso, il sintomo comunica un profondo disagio interiore.

Perché è importante sentire il proprio corpo? Perché ci mette in contatto con le nostre emozioni più profonde e questo è il presupposto fondamentale per prendersi cura di sé, per trovare la fiducia in noi stessi e nella vita. Il linguaggio del corpo ci apre sempre la porta sulla verità dell’anima e la verità ci rende “liberi”, in grado di guidare la nostra vita da protagonisti.

La percezione di sé, in riferimento al proprio corpo, è ciò che si definisce “immagine corporea”: l’immagine corporea corrisponde al modo in cui una persona vede, sente e immagina la propria figura corporea. Quando si ha una buona immagine di sé ci si sente bene. Una relazione “sana” con il proprio corpo comporta l’essere in contatto con la propria interiorità ed il percepire il proprio stato d’animo.

Il corpo invoca sempre la nostra attenzione ed un ascolto profondo e ci porta inevitabilmente a divenire “consapevoli”, a prendere coscienza di sé e del mondo circostante, consentendoci di trovare un “nuovo” equilibrio. Solo attraverso la consapevolezza e la conoscenza di noi stessi, possiamo riconoscerci e manifestare il nostro Sé più autentico.